Ultimamente,mettendo ordine in camera (cosa più unica che rara), mi sono imbattuto in un libro che lessi l'estate scorsa e ricordai,che oltre l'essermi addormentato più volte durante la lettura per la pesantezza di tale libro, lessi qualcosa che mi rimase impresso e mi colpii molto positivamente , il libro in questione è "Così parlò Zarathustra" del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche (lo sò, è impronunciobile) ho poi cercato sulla rete lo spezzone sopracitato ed ho deciso di pubblicarlo qui :
"Dai nostri migliori nemici noi non vogliamo essere risparmiati, e neppure da quelli che noi amiamo dal fondo del cuore. Lasciate dunque che io vi dica la verità!
Fratelli miei in guerra! Io vi amo dal profondo del cuore, io sono ed ero vostro pari. E sono anche il vostro migliore nemico Lasciate dunque che io vi dica la verità!
Io ben conosco l'odio e l'astio dei vostri cuori. Voi non siete sufficientemente grandi per poter ignorare l'odio e l'astio. Ma siate almeno abbastanza grandi per non vergognarvi di loro!
E se non potete essere santi della cognizione, siatene per lo meno i guerrieri. Essi sonò i compagni e i precursori di tale santità.
Io vedo molti soldati: potessi scorgere molti guerrieti: 'Uni-forme' si chiama quella che portano: potesse essere non 'uni-forme' ciò che si nasconde sotto di essa!
Voi per me dovete essere quelli il cui occhio seinpre ricerca un nemico - il vostro nemico. E in qualcuno di voi l'odio divampa al primo sguardo. Il vostro nemico dovete cercarvi, la vostra guerra dovete condurre, e per i vostri ideali! E se il vostro ideale soccombe, pur tuttavia la vostra buona fede dovrà gridare al trionfo!
Dovete amare la pace come un mezzo per nuove guerre. E la pace breve più che la lunga. Non vi consiglio il lavoro, ma il combattimento.
Non vi consiglio la pace, ma la vittoria.
Sia il vostro lavoro un combattimento, la vostra pace una vittoria!
Non si può tacere e starsene tranquillamente seduti, se non con la freccia e l'arco al fianco: altrimenti si fanno chiacchiere e si litiga. La vostra pace sia una vittoria!
Voi dite che è la buona causa che santifica la guerra. Ma io vi dico che è la buona guerra che santifica qualunque causa.
La guerra e il coraggio hanno compiuto cose più grandi che l'amore del prossimo. Non la vostra compassione, ma il vostro valore fino ad ora ha salvato le vittime.
'Che cosa, è buono?' voi chiedete. Essere valoroso è buono. Lasciate che le ragazzette dicano che essere buono è ciò che è insieme grazioso e toccante.
Vi considerano senza amore: ma il vostro cuore è puro, e io amo il pudore della vostra cordialità. Voi avete vergogna del vostro flusso, e altri hanno vergogna del loro riflusso.
Siete brutti? Ebbene, fratelli miei, avvolgetevi nel sublime, che è il mantello della bruttezza!
Quando il vostro spirito diverrà grande, diverrà anche temerario, e nella vostra sublimità vi sarà della malvagità. Io vi conosco.
Nella malvagità si incontrano il temerario con il debole. Ma si fraintendono l'un l'altro. Io vi conosco.
Voi dovete avere solo nemici da odiare, non nemici da disprezzare. Dovete essere orgogliosi del vostro nemico: allora le vittorie del vostro nemico saranno anche le vostre vittorie.
Rivolta: questa è la distinzione dello schiavo. La vostra distinzione sia l'obbedienza! Il vostro stesso comando sia l'obbedienza!
A un buon guerriero suona più gradito 'tu devi' che 'io voglio'. E tutto ciò che a voi è caro, voi dovete lasciare che prima ve lo comandino.
Il vostro amore alla vita sia amore alla vostra speranza più alta: e la vostra speranza più alta sia il più alto ideale della vita!
Ma il vostro più alto ideale voi dovete lasciarvelo comandare da me: esso dice che l'uomo è qualcosa che deve essere superato.
Dunque, vivete la vostra vita di obbedienza e di guerra! Che importa una lunga vita? Quale guerriero vuole mai essere risparmiato?
Io non vi risparmierò, perché vi amo dai profondo, del cuore, o miei fratelli nella lotta!"
Molto molto bello a mio parere, ho deciso di pubblicarlo qui perchè in parte penso incarni lo spirito dello sport che tanto amiamo, chissà magari lo stesso Nietzsche se fosse ancora vivo si allenerebbe alla Nova.....
Nietzsche alla Nova non ci sarebbe mai venuto perchè c'è Sherman...
RispondiEliminanietsche alla nova avrebbe fatto parte del pensiero debole alla vattimo
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